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Organizzazione di Produttori (O.P.) il Gambero e la Triglia del Canale
L’Organizzazione di Produttori (O.P.) il Gambero e la Triglia del Canale Società Cooperativa, con sede legale in Via Salemi n. 140 – 91026 Mazara del Vallo (TP), C.F./P.IVA 02294400813. Costituita il giorno 6 di novembre del 2007la O.P. è iscritta nella Sezione Ordinaria del Registro delle Imprese di Trapani con numero 02294400813 dal 27/11/2007 e con numero REA TP-159721. L’ O.P. nel rispetto della Politica Comune Europea della pesca (PCP) e l’organizzazione comune dei mercati è un organizzazione riconosciuta ai sensi del Reg. (CE) n. 104/2000 con D.M. 29 settembre 2009 del Mipaaf.
Tel./Fax (+39) 0923-942793 – e-mail: opmazarapesca@gmail.com PEC: opilgambero@arubapec.it
Presidente
Giacalone Luciano
Vice Presidente
Rustico Dario
Consigliere
Asaro Luciano
Consigliere
Grafato Vito
Consigliere
Pipitone Giuseppe

Incontri e Cooking Show Durante il progetto la O.P. sarà ospite di 12 istituti alberghieri della Regione Siciliana ed in ognuno di loro verrà proposta una ricetta originale con il prodotto congelato a bordo della flotta dell’Organizzazione Mazarese.
Provincia | Denominazione Sede Direttivo Clicca sul nome istituto per vedere le foto | Comune |
Agrigento | FAVARA | |
Caltanissetta | CALTANISSETTA | |
Catania | CATANIA | |
Messina | MESSINA | |
Palermo | PALERMO | |
Palermo | PALERMO | |
Ragusa | RAGUSA | |
Siracusa | SIRACUSA | |
Trapani | MARSALA | |
Trapani | MAZARA DEL VALLO | |
Trapani | ERICE | |
Trapani | CASTELVETRANO |
La Flotta dell’O.P.
Mazara del Vallo è una città la cui economia è fortemente legata alla pesca. La flotta di Mazara del Vallo è una delle più imponenti e importanti nel panorama mediterraneo, nazionale e la prima in ambito regionale. Il segmento principale è rappresentato dalla pesca a strascico, attrezzo presente in quasi tutte le licenze. Si tratta, in generale, di imbarcazioni di grandi dimensioni – Lunghezza media Fuori Tutta (LFT) superiore a 20 m – abilitate alla pesca Ravvicinata e Mediterranea, quindi con caratteristiche che consentono bordate di diversi giorni, circa 30-40, e in aree anche molto lontane dal porto di origine.
Alcune imbarcazioni sono abilitate per la pesca Oceanica, quindi possono oltrepassare il confine degli Stretti.
FLOTTA OP IL GAMBERO E LA TRIGLIA
1 FRANCESCO MORETTI
2 GIUSEPPE SALVATORE SILACO
3 GRECALE
4 PEGASSO S.B.
5 GIACOMO GANCITANO PRIMO
6 ANTONIO SIRRATO
7 NAUCRATES
8 GLADIUS
9 MEDINEA
10 ARISTEUS
11 EROS B.
12 ANTONINO PELLEGRINO
13 REGINA
14 BOCCIA VM
15 LEOVITO
16 MARPESCA DUE
17 AFRODITE PESCA
18 FRANCESCO GIACALONE
19 ALISEO
20 ANNA MADRE
21 TRAMONTANA
22 DIAMANTE
23 OLIMPIA
24 GIUSEPPE FRANCESCO
25 FORTUNATA ROSA
26 GIOVANNI VINCENZO
27 ARTEMIDE
28 ALBERTO CARTOLINO
29 ALENTINO GIACALONE
30 MARIA CRISTINA
31 GHIBLI PRIMO
32 LUCIANO GIACALONE
33 MICHELE GIACALONE
34 PRASSITELE
35 MARIA GRAZIA
36 CATERINA MARIA
37 SICULA PESCA
Obiettivi

Il prodotto congelato a bordo
La crescente domanda di prodotti ittici a distanze anche considerevoli rispetto alle zone di pesca, associata al problema della loro elevata deperibilità naturale, ha stimolato lo sviluppo di tecniche di conservazione tali da far raggiungere una durabilità che consenta una capillare distribuzione per soddisfare le esigenze sia dei commercianti che dei consumatori.
Tra queste tecniche ha assunto una posizione molto importante la congelazione. Si definiscono prodotti ittici congelati i prodotti della pesca sottoposti ad un procedimento di congelazione con cui è stata raggiunta al centro del prodotto una temperatura minima di almeno -18°C, previa stabilizzazione termica.
È bene accennare che il congelamento dell’acqua contenuta in un prodotto ittico non inizia a 0°C trattandosi di una soluzione salina, ma a circa -1°C; la cosiddetta zona critica di temperatura tra -1°C e -5°C, è l’intervallo nel quale la cristallizzazione avviene più lentamente, dato che in esso si determina la maggior parte delle trasformazioni fisiche del prodotto: qui la temperatura tende a rimanere costante ed è necessario intervenire intensificando il raffreddamento, sottraendo il calore latente. Quando l’80% dell’acqua presente è cristallizzata, la temperatura ricomincia a diminuire rapidamente.
La bassa temperatura, oltre a determinare il congelamento e quindi la diminuzione dell’acqua libera, rallenta l’attività enzimatica e le reazioni chimiche come l’ossidazione dei lipidi. Le differenze fondamentali tra prodotti ittici surgelati e congelati sono di ordine squisitamente commerciale.
Dal punto di vista tecnologico, infatti, non sussistono differenze significative, mentre da un punto di vista commerciale i prodotti surgelati devono presentarsi al consumatore finale in confezioni chiuse.
Per quanto concerne il processo di congelamento rapido, la maggior rapidità di cristallizzazione dell’acqua libera comporterà la formazione nel prodotto congelato di molti microcristalli di ghiaccio, con una sostanziale salvaguardia dell’integrità delle membrane cellulari che si esprime all’atto dello scongelamento con caratteri organolettici, sensoriali e nutrizionali più simili a quelli del prodotto fresco.
Nel caso di congelamento lento, invece, si assiste ad un processo di deformazione e lacerazione delle membrane cellulari con la conseguenza che al momento dello scongelamento si avranno una maggior perdita di succhi cellulari ed enzimi, una ridotta capacità da parte delle cellule muscolari di riassorbire l’acqua persa durante il congelamento e quindi una alterazione della consistenza del prodotto e la conseguente perdita di peso.